Dottoressa Alessandra Piccolino | Biologa Nutrizionista

L’endomentriosi può essere definita come un’infiammazione cronica benigna degli organi genitali femminili e del peritoneo pelvico, causata dalla presenza anomala di cellule endometriali che, in condizioni normali, si trovano solo all’interno dell’utero. Quando si tratta di endometriosi, consumare i cibi “giusti” rappresenta un vero e proprio punto di forza per contrastare i sintomi della malattia. Ecco allora una lista di Best Practices da seguire:

Consumare più fibre: è stato osservato che le donne con alimentazione povera di carne rossa e grassi saturi in favore di verdure e frutta a grassi polinsaturi hanno minor rischio di sviluppare la patologia. In generale meglio le carni bianche e magre rispetto a quelle rosse e grasse. Fate attenzione alle carni che acquistiamo: il contenuto in grassi della carne dipende da come l’animale è allevato e nutrito.

Consumare piccole quantità di latte e derivati: optate piuttosto per latte vegetale (non di soia) e nel caso ricotta di pecora o capra.

Avere un buon rapporto di  nutrienti antinfiammatori e antiossidanti: vitamia A (kiwi), vitamina C (agrumi), vitamina E (olio extravergine di oliva spremuto a freddo), magnesio (verdure).

Evitare gli interferenti endocrini: sono sostanze in grado di interferire con nostro sistema ormonale. Sono presenti naturalmente, o per azione umana negli alimenti: la soia contiene fitoestrogeni, ad esempio, e i pesci di grossa taglia come tonno e spada hanno quantità importanti di mercurio.

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