Dottoressa Alessandra Piccolino | Biologa Nutrizionista

 Le diete senza fondamento scientifico rappresentano un pericolo significativo per la salute, spesso promuovendo pratiche alimentari estreme e non supportate da evidenze scientifiche. Un esempio è la dieta del “succo detox”, che propone il consumo esclusivo di succhi di frutta o verdura per un periodo prolungato. Questa pratica non solo manca di nutrienti essenziali, ma può anche portare a carenze vitaminiche e a uno squilibrio metabolico.

Altre diete discutibili includono la dieta del “gruppo sanguigno” e la dieta “senza glutine per i non celiaci”. Entrambe mancano di basi scientifiche solide. La prima suggerisce il gruppo sanguigno influenzi la scelta degli alimenti, mentre la seconda, senza una reale intolleranza al glutine, può comportare una restrizione inutile e privazioni nutrizionali.

La dieta paleo, o “paleolitica”, è un piano alimentare che cerca di emulare l’alimentazione dei nostri antenati del Paleolitico. Si concentra su alimenti non processati come carni magre, pesce, verdure, frutta, noci e semi, e comporta rischi come carenze di nutrienti essenziali, poiché elimina cereali, latticini e legumi. Questa restrizione può causare mancanza di fibre, calcio e vitamine. L’elevato consumo di carne può aumentare il colesterolo e il rischio di malattie cardiache.

In sostanza, affidarsi a consigli dietetici basati su mode senza una solida base scientifica può portare a carenze nutrizionali, disturbi alimentari e complicazioni per la salute.

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