Dottoressa Alessandra Piccolino | Biologa Nutrizionista

Per “micotossine” intendiamo le sostanze chimiche tossiche prodotte da muffe e funghi che possono contaminare bari alimenti: dai cereali alle noci fino ai latticini e alla carne. Le micotossine rappresentano un rischio significativo per la salute umana e animale. Sono tossine invisibili e inodori, quindi difficilmente riconoscibili a occhio nudo.

I principali tipi di micotossine includono l’aflotossina, l’ochratoxina, la fumonisina, la deossinivalenol (DON) e la zearalenone. Queste sostanze possono provare una serie di problemi di salute, tra cui disturbi gastrointestinali, danni epatici, reali e neurologici, nonché effetti cancerogeni a lungo termine.

La presenza di micotossine negli alimenti è una preoccupazione globale, poiché le muffe possono crescere in condizioni climatiche variabili e durante la conservazione e il trasporto dei prodotti alimentari. Le normative e le regolamentazioni sono state implementate in tutto il mondo per monitorare e limitare la quantità di micotossine consentite negli alimenti.

La prevenzione è fondamentale per mitigare il rischio associato alle micotossine. Questo include la corretta conservazione degli alimenti, il controllo delle condizioni di coltivazione e la rotazione dei raccolti. Inoltre, è importante educare i consumatori a riconoscere i segnali di deterioramento nei prodotti alimentari, come muffe visibili, odori sgradevoli o alterazioni del sapore.

In sintesi, la vigilanza, la regolamentazione le pratiche agricole sicure sono essenziali per limitare l’esposizione a queste tossine e proteggere la salute pubblica. La consapevolezza e l’educazione sul riconoscimento e la prevenzione delle micotossine sono altrettanto importanti per garantire una catena alimentare sicura.

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